Mercoledì 28 giugno, alle ore 14.00, davanti al Grattacielo della Regione Piemonte, ci sarà un presidio di Rls-Rlst e delegati della Cgil Piemonte per denunciare il ritardo e rallentamento delle iniziative di controllo e di prevenzione nei luoghi di lavoro da parte delle ASL e dell’Ispettorato del lavoro e chiedere il necessario rafforzamento di tutte le attività ispettive.
In quell’occasione verranno presentati e consegnati all’assessore competente una trentina di esposti, relativi ad altrettante aziende del Piemonte, raccolti dagli Rls-Rlst e dalle categorie, consegnati nella giornata precedente alle Asl e agli Ispettorati territoriali di competenza: si tratta di denunce di situazioni critiche e irregolari, non solo in merito alla salute e alla sicurezza ma anche al superamento degli orari legali di lavoro. Gli esposti riguardano per la maggior parte l’edilizia, l’agricoltura, il settore artigiano, la metalmeccanica, i subappalti nella sanità.
L’iniziativa è a sostegno della campagna della Cgil Piemonte di denunce preventive, tese a chiedere ispezioni all’Ispettorato del Lavoro e alle ASL e ad ottenere il diritto che Rls e Rlst vengano informate degli esiti delle ispezioni, cosa che oggi non avviene.
“Da tempo – sottolinea Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte - sono diminuite di molto le attività di vigilanza nelle aziende e, quando queste avvengono, non viene coinvolto il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza e manca un riscontro degli esiti di controllo degli organi ispettivi. C’è un problema di coordinamento fra gli Spresal, che è l’organismo delle Asl, e l’Ispettorato del Lavoro: quest’ultimo ha i compiti ma non le competenze, lo Spresal invece possiede le competenze tecnico-scientifiche ma ha una crisi di identità sul proprio ruolo.
Sarebbero soltanto 3 (tre!) gli Ispettori Tecnici dell’Ispettorato del Lavoro effettivamente in servizio per tutto il Piemonte, anche se dal 10 luglio dovrebbero entrare in servizio altri 80 ispettori che però devono essere ancora formati.
Nella nostra regione continuano gli infortuni gravi e mortali sui posti di lavoro: le denunce d'infortunio in Piemonte pervenute all’Inail, nel confronto tra il 2021 e il 2022, sono passate da 41.225 a 54.055 (quasi il 31% in più), mentre nel 2023 il numero degli incidenti mortali nella nostra regione è il terzo peggior risultato a livello nazionale, dietro la Lombardia e il Veneto.
La situazione degli infortuni sul lavoro nella nostra regione continua ad essere molto critica, e a un anno e mezzo dall’entrata in vigore del Piano Regionale della Prevenzione non c’è mai stato un confronto con le organizzazioni sindacali in merito, come è stato evidenziato nell’unico incontro del 17 aprile scorso tra i sindacati e la Regione: non si può più aspettare nell’adottare interventi idonei a far cessare questa situazione e ad affrontare anche la prevenzione delle malattie professionali.