Ennesimo incidente mortale sul lavoro e, ancora una volta, a perdere la vita è un operaio di un cantiere ferroviario. Ieri, nella mattina di martedì 2 luglio, sulla tratta tra Meina e Arona, in provincia di Novara, Carlo Maletta è morto lavorando, schiacciato da un macchinario. A poco meno di un anno dalla tragedia di Brandizzo ci troviamo nuovamente a piangere per una morte su un binario.

L’ennesima vita spezzata nel settore della manutenzione nei cantieri ferroviari provoca rabbia e dolore, perché la situazione che si registra in questo campo è preoccupante. Nonostante i proclami della politica - spesso disattesi - si continua a morire. La direzione assunta dal Governo rispetto ai subappalti a cascata e previsti dal nuovo codice degli appalti pubblici non fa che aumentare gli elementi di preoccupazione.

Non è una società civile quella in cui continuiamo a registrare morti, infortuni e malattie professionali: occorre che lo sdegno che animerà quanti verranno a conoscenza dell’accaduto venga trasformato in senso di responsabilità da parte di tutti (lavoratori, imprese e istituzioni) per il rispetto delle norme volto a impedire quelle che impropriamente vengono chiamate “morti bianche”.