"Grazie a tutte le italiane e a tutti gli italiani che credono nella democrazia e che sono andati a votare al referendum. Un grazie anche a chi ha votato no. Per noi il referendum è un punto di partenza e ripartiamo dai milioni di persone che ci hanno detto sì perché credono in quello che stiamo facendo. Continueremo a batterci contro il precariato e i licenziamenti ingiusti e per la sicurezza sul lavoro. Insieme. Per la libertà nel lavoro, per la democrazia. Ogni giorno”. Queste le dichiarazioni di Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL nazionale, dopo il risultato al voto dei referendum su lavoro e cittadinanza, che si è chiuso lunedì 9 giugno con una percentuale del 30,5%. Un risultato che non permette di vincere, ma che segna un punto di partenza importante nei confronti di lavoratrici e lavoratori. "Un grande risultato, ora il lavoro torni centrale; gli elettori in Piemonte sono 3-4 volte di più dei nostri iscritti, e tra i favorevoli non soltanto persone di sinistra", dichiara Giorgio Airaudo, Segretario Generale CGIL Piemonte.