“Poi fu la volta della casa. Ci fu assegnato un appartamento nelle case degli Umili, così venivano chiamati quei grandi palazzoni posti all’estrema periferia e fabbricati per risanare il centro della città. Così ci trasferimmo di nuovo...
...Un quadrato con cinque palazzoni, con due rampe di scale ognuno, tutto attorno una mura che li univa fra di loro e li separava dall’esterno, nel centro del cortile due grandi lavanderie con battocci per l’acqua e due grosse caldaie a legna. La portineria era formata da una palazzina, ai lati aveva due grandi cancelli che si aprivano in caso di bisogno, sempre nella palazzina nell’interno due scalette di una decina di gradini portavano alle botteghe, un lattaio e un bottegaio. Per entrare nel cortile si doveva passare attraverso un piccolo portico, che divideva gli uffici con la casa-abitazione di un fascista borioso, leccapiedi e spia del fiduciario della casa del fascio della zona.”

E' da un frammento del suo libro che si può cogliere già qualcosa de "I diari dell'Alba", testo di Orione Lambri che sarà presentato a Cuneo il 21 maggio, a partire dalle ore 18:00 presso la sala CDT dell'Istituto Storico per la Resistenza, in Largo Giovanni Barale 1. L'evento è promosso insieme alla CGIL Cuneo, all'ANPI e alla Fondazione Nuto Revelli e rappresenta un momento di dialogo e scambio su una storia molto peculiare della resistenza bolognese, che è stata pubblicata in un testo lo scorso anno e che ripercorre i passi di vita dal 1919 al 1945 della nonna dell'autore.