La Fillea per consumo di suolo “ZERO”
12 Mar 2013
12/3/2013 -La Fillea Cgil e l’Osservatorio Nazionale Territorio e Aree Urbane (OTAU), organizzano, per il 22 marzo 2013, un convegno nazionale dal titolo “ La Fillea per Consumo di Suolo Zero ”.
Durante lo svolgimento dei lavori saranno ufficializzate le proposte del sindacato dei lavoratori della filiera delle costruzioni in merito alla indispensabile necessità di azzerare i l consumo di suolo in Italia e in Europa. Non può più esistere l’attuale modello di sviluppo che ha portato alla cannibalizzazione del nostro territorio e del “BEL PAESE”. Le scelte politiche da noi fatte dall’ultimo congresso ad oggi, hanno rafforzato la convinzione della Fillea che la crisi strutturale che ha investito l’Italia è figlia anche di queste valutazioni che, sovente, hanno favorito i palazzinari, i cementificatori, l’illegalità e le mafie. Dalla crisi si può uscire se, con grande chiarezza, si imbocca una strada diversa e opposta da quella che è stata tracciata e praticata almeno negli ultimi quarant’anni. Il cambio di tendenza si realizza passando dal cementificare al ricostruire, dalle aree impermeabilizzate a quelle verdi, dalla produzione di CO2 al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, dal lavoro dequalificato e sfruttato al lavoro professionalizzato e legale. Per questi motivi, per dare un futuro qualificato, qualificante e gratificante a centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che in questa filiera devono trovare la loro posizione di lavoro e di vita, la Fillea e l’OTAU ritengono che il Governo Italiano si debba dotare di una legge che, coerentemente con gli orientamenti delle istituzioni europee e con le scelte legislative fatte da altri stati europei, ponga l’obiettivo ZERO per il consumo di suolo nel nostro paese, predisponendo una serie di misure ed interventi che facciano raggiungere questo obiettivo. Nel corso della Conferenza saranno approfondite le proposte predisposte dalla Fillea nel corso di un seminario tenutosi a Roma il 16 e 17 febbraio u.s. . Esse saranno oggetto di confronto con amministratori pubblici, ricercatori, docenti universitari, strutture e delegati sindacali.